Come Red Bull si prepara per il Gran Premio di Miami 2024. Analisi dettagliata delle strategie tecniche, del ruolo di Adrian Newey.
La notizia della possibile uscita di Adrian Newey da Red Bull ha scosso il paddock della Formula 1. Nonostante la sua partenza non sia ancora confermata, le speculazioni su un suo futuro in squadre come Mercedes, Aston Martin o Ferrari aggiungono un ulteriore livello di suspense. Ferrari, in particolare, potrebbe rappresentare il culmine di una carriera illustre per Newey, offrendogli la possibilità di rivitalizzare il prestigioso team italiano.
Il circuito di Miami: un banco di prova per la RB20
A Miami, il layout del circuito promette di mettere in luce le qualità della RB20, in particolare la sua efficienza aerodinamica. Due lunghi rettilinei dominano il tracciato, richiedendo una velocità ottimale alla fine di questi. Il primo settore, ricco di curve ad alta velocità, permette alla Red Bull di sfruttare il suo notevole grip laterale, essenziale anche nelle complesse frenate combinate, come quella della curva 8.
Nonostante l’assenza di novità tecniche significative per la RB20 a Miami, le attese sono alte per le modifiche che verranno introdotte a Imola, data la maggiore facilità di validazione degli aggiornamenti durante le tre sessioni di prove libere. La Sprint Race in Florida limita il tempo disponibile per i test, ma nonostante ciò, le aspettative rimangono alte per il team austriaco.
Gestione aerodinamica e prestazioni in curva
La RB20 eccelle nella transizione tra alte e basse velocità, un vantaggio nei tratti meno tecnici di Miami. L’ala posteriore utilizzata in questo inizio di stagione sembra confermare la stabilità aerodinamica, nonostante alcune instabilità in curva osservate l’anno scorso. Quest’anno, i tecnici punteranno a migliorare la sensibilità dell’asse anteriore per aumentare la stabilità, una richiesta esplicita di Max Verstappen.
Il settore centrale del circuito di Miami, caratterizzato da curve molto lente, mette in evidenza la capacità della RB20 di trasferire efficacemente a terra i 1000 cavalli del suo motore. Questo aspetto la rende particolarmente competitiva, soprattutto nel confronto diretto con Ferrari, che tende a guadagnare nelle fasi di inserimento in curva.
Le prestazioni delle vetture austriache, dall’entrata in curva fino alla traiettoria completa, mostrano un’impressionante solidità. La capacità di gestire efficacemente i cordoli interni si dimostra essenziale, soprattutto nelle chicane. Con una strategia pneumatica ormai affine a quella di Ferrari, Red Bull si posiziona favorevolmente per continuare a dominare sui diversi circuiti, sfruttando al meglio le alte temperature di Miami per ottimizzare il riscaldamento delle gomme.
